(25 giugno – 4 luglio)
Gli scavi hanno preso le mosse dall’interno della cripta (settore A), alla quale si poteva accedere solo attraverso un piccolo foro praticato nella muratura esterna dell’abside: da qui si accedeva ad un piccolo spazio (ca. m 2 x 2), ricavato in un momento non determinabile con precisione eliminando l’interro antico e ottenendo un magazzino o rifugio per animali. Dopo la rimozione delle macerie presenti nella cavità, lo scavo ha messo in luce ciò che resta di una piccola fornace, posta subito al di sotto della risega di fondazione della muratura semicircolare della cripta. Tale struttura, spianata al momento della costruzione della cripta, è conservata limitatamente alla parte inferiore della camera di combustione, ed è stata tagliata in uno strato di argilla gialla, pulita e apparentemente sterile.
L'indagine si è poi estesa all’area collocata all’esterno dell’abside (settore B), dove sono emerse diverse strutture in mattoni riferibili ad un utilizzo dell'area come cantina (o deposito), con copertura a volta in parte conservata. Sul fondo del vano, dopo aver rimosso gli strati di crollo della volta e del successivo riempimento, è stata messa in luce una semplice sepoltura in fossa terragna..
Un ultimo saggio è stato condotto, infine, nel cd. magazzino (settore C), una struttura addossata al lato meridionale della cripta, con pavimento in terra battuta. La sequenza stratigrafica riscontrata è sembrata subito di grande interesse, e ha restituito cospicui strati di XIII-XIV secolo, con diverse monete in mistura d'argento e frammenti di pietra ollare; sul fondo, i resti di una seconda sepoltura, conservata solo in parte.
Partecipanti
- Giuseppe Lepore
- Andrea Baroncioni
- Tommaso Casci Ceccacci
- Marta Gorini
- Chiara Maccani
- Silvia Sangiorgi
- Daniela Trapanese