Santa Maria in Portuno

La valle del Cesano

i centri principali e la viabilità della valle del Cesano in età romana
i centri principali e la viabilità della valle del Cesano in età romana
La valle del fiume Cesano, tra le Province di Pesaro e Ancona, costituisce un territorio dalle eccezionali potenzialità documentarie, soprattutto a causa della grande omogeneità fisica, che ha determinato, nei secoli, una coerente e articolata rete viaria e un insediamento umano capillare e diffuso. A partire dal monte Catria, la valle si snoda per 62 km fino alla sbocco a mare, che avviene nei pressi Marotta.

 

L'età pre-protostorica
In età preistorica si preferiscono le aree fluviali, in particolare le zone di foce del Cesano e l'immediato retrocosta. Nell'età del Bronzo poi e in quella del Ferro la frequentazione antropico diventa più stabile e intensa, privilegiando i siti d'altura (v. ad esempio Miralbello).

 

 
ricostruzione del paesaggio nell'età del bronzo
ricostruzione del paesaggio durante l'età preistorica e protostorica (disegno Giorgio Giorgi)

 

L'età romana

In età romana il popolamento doveva essere particolarmente sviluppato, articolato tra centri urbani veri e propri (Suasa), insediamenti minori (vici, pagi) collegati alla viabilità, e una serie di villae rusticae che dovevano caratterizzare il paesaggio in maniera sostanziale e che sono ora in via di censimento.

 

 
ricostruzione del paesaggio nell'età romana
ricostruzione del paesaggio durante l'età romana (disegno Giorgio Giorgi)

 

Una ben organizzata rete stradale, principale e secondaria, connetteva i centri abitati con gli impianti produttivi sparsi nel territorio. Il Parco Archeologico città romana di Suasa ha messo in luce solo una piccola parte della città antica (l'estesa domus dei Coiedii, il Foro, l'anfiteatro).

 

 
strada romana a Suasa
tratto di strada antica scavato a Suasa

 

L'età medievale

Le vicende post-antiche della valle sono caratterizzate da un fenomeno di grande interesse storico: la totale assenza, dopo l’abbandono di Suasa, di un centro urbano di riferimento, che sia in grado di organizzare e gestire il territorio rurale. A riprova di quanto detto si ricorderà solo il fatto che ancora in età medievale il rectorium (il centro per la raccolta delle decime versate alla Chiesa) era posto nella vicina città di Senigallia, che conserva la dignità urbana anche dopo la fine del mondo antico, ma che si trova nella limitrofa valle del fiume Misa.

 

 
monasteri nella valle del Cesano

carta dei monasteri nella valle del Cesano:
(1) S. Gervasio in Bulgaria (2) S. Maria in Portuno (3) s. Lorenzo in Campo (4) S. Vito sul Cesano (5) S. Abbondio (6) eremo di Fonte Avellana

 

L'età medievale

L’assenza di un centro urbano di riferimento determina da un lato un insediamento sparso e frammentato all’interno delle campagna, dall’altro innesca nuove dinamiche nell’organizzazione e nell’amministrazione del territorio rurale, che viene, per così dire, “colonizzato” dalle nuove forze che compaiono all’inizio dell’età medievale. Così si spiega la fitta rete di monasteri che sorgono nella valle del Cesano, lungo la direttrice stradale di età romana, a pochi km l’uno dall’altro: S. Gervasio in Bulgaria (presso Mondolfo), S. Maria in Portuno (presso Corinaldo), S. Lorenzo in Campo, S. Vito sul Cesano, S. Abbondio.

 

 

 

 

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